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Anatocismo e usura secondo il dott. Flavio Cusani

L’integrazione dell’Italia nella Comunità Economica Europea e poi nell’Unione Europea, ha costretto il nostro paese a modernizzarsi nella  regolamentazione dei rapporti economici adottando modelli e principi già presenti in altri paesi europei, così affermandosi una maggiore tutela del cliente delle banche e più in generale del contraente debole. 

La legislazione speciale in materia bancaria,  in gran parte di attuazione di normative comunitarie, si è mossa in tre direzioni:  1) tutela della trasparenza contrattuale, finalizzata a garantire l’effettiva e reale informazione e conoscenza delle condizioni contrattuali in campo creditizio;  2) tutela della libera concorrenza, finalizzata a evitare logiche e pratiche di cartello tra banche; 3) tutela della giustizia contrattuale, intesa come imposizione di limiti al contenuto del contratto al fine di evitare eccessivi squilibri tra le parti. 

I principali interventi normativi nella relazione banca-cliente hanno dato impulso ad un atteggiamento giurisprudenziale più attento alla tutela dei diritti del cliente, atteggiamento che si è manifestato a tutti i livelli (Corte Costituzionale, giudici ordinari di legittimità e di merito) con decisioni che hanno indotto più volte il legislatore a tentare di porre un freno agli effetti di questo orientamento.