sentenza

Corte d'Appello di Torino n. 1765 del 7 Ottobre2015

La Corte ribadisce innanzitutto il principio, saldo nell'orientamento della Cassazione (cfr. Cass. 21597 del 20/9/13, Cass. 21466 del 19/9/13, Cass. 23974 del 25/11/10, Cass. 10692 del 10/5/07), che l'onere probatorio incombe sull’attore che è tenuto a provare la sussistenza degli elementi costitutivi della propria domanda, vale a dire in primo luogo l’insussistenza della causa debendi nonché, conseguentemente, l’esecuzione di un pagamento non dovuto”.

 

L'attore correntista ha quindi l'onere di provare sia l'addebito illegittimo di interessi, spese e commissioni, per la cui prova è sufficiente la produzione del conto scalare (causa debendi), sia il fatto di aver effettivamente pagato tali addebiti illegittimi, tramite rimesse solutorie, ovvero movimenti in avere nel conto successivi all'addebito delle competenze: per provare tale seconda circostanza è necessaria, a giudizio della Corte giudicante, la produzione degli estratti conto integrali.

Giudice Dott. Luigi Grimaldi