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AMMORTAMENTO ALLA FRANCESE. Semplicismi e pregiudizi ostacolano l’evidenza. La sentenza della Corte d’Appello di Roma n. 731 del 30 gennaio 2020

La Corte d’Appello di Roma, nella sentenza n. 731 del 30 gennaio 2020, si è diffusamente occupata dell’ammortamento alla francese (o a rata costante), rigettando i vizi di anatocismo ed indeterminatezza avanzati dalla parte. Integrando la sentenza del grado ordinario, la Corte d’Appello si è soffermata sul tema, integrando la decisione di infondatezza, con argomentazioni espresse dalla giurisprudenza ‘assolutamente prevalente, rispetto alle quali gli appellanti non hanno offerto alcuna contro-argomentazione’.

Si riepilogano qui di seguito le motivazioni addotte dalla sentenza in esame, riportando, per ciascuna di esse, le perplessità e criticità che appaiono non compiutamente esaminate, quando addirittura ignorate sulla base di falsi preconcetti matematici e vesti logiche informate ad un ‘semplicismo’ che si arresta alla prima evidenza, equivocandone i nessi giuridici. Assai più complessi ed articolati risultano i risvolti e le interazioni con la matematica, che richiedono un’analisi minuziosa e scevra di pregiudizi per distinguere ciò che rimane nella sfera tecnica da ciò che travalica nella sfera giuridica.