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La dimensione del fenomeno dell'anatocismo e degli interessi ultralegali nei rapporti bancari

Nella legge n. 10/11, di conversione del D.L. 225/10, è stata inserita un’‘interpretazione’ normativa sulla prescrizione nei conti correnti2 che risulta discostarsi apprezzabilmente dai principi stabiliti lo scorso dicembre dalla Cassazione S.U. n. 24418/10.  Il provvedimento legislativo, nell’obiettivo di alleviare i maggiori oneri del sistema bancario in previsione dell’entrata in vigore del nuovo accordo di Basilea, per non gravare sul bilancio dello Stato, ha supplito con una bizzarra ‘interpretazione’ mirante a far risparmiare alle banche il pesante drenaggio derivante dai recuperi dell’indebito.  Con l’intervento si vorrebbe spostare sull’annotazione in conto, anziché sul pagamento, il termine di decorrenza dell’azione di ripetizione dell’indebito derivante dalla nullità delle condizioni anatocistiche e di contratto.