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L'intervento dell'anti-trust sui mutui bancari: più ombre che luci

 

Sono divenute pubbliche le risoluzioni prese dall’Antitrust nei confronti delle banche sulla materia della c.d. portabilità dei mutui, figura che il patrio legislatore ha da poco introdotto nel sistema. L’esito complessivo dei provvedimenti appare tranchant: il Garante ha sanzionato 23 delle 24 banche segnalate da Altroconsumo e dispensato pene pecuniarie di tipo esemplare, perché fissate sulla linea del massimo edittale. Due le pratiche commerciali valutate (per il codice del consumo) «scorretta» risposta all’«esigenza della clientela di cambiare la banca che ha erogato il mutuo»: l’offerta della «soluzione più onerosa della sostituzione del mutuo piuttosto che la portabilità» (per quasi tutte le indagate); e l’offerta della «surrogazione attiva ma con oneri a carico del consumatore» (per circa una metà).  

Per la seconda pratica l’Autorità coglie senz’altro nel segno (e ogni somma versata dal cliente integra – aggiungo – un indebito). Il contesto della norma di riferimento, pur di stesura frettolosa e infelice, fa intendere chiaro che l’operazione di surroga è, per il cliente, a costo zero: senza distinguo o sottrazione degli oneri notarili. Al punto che per tale riflesso si poteva pure sperare nell’assenza di tentativi devianti; e in atteggiamenti più responsabili dei consulenti degli operatori.   

La luce dei provvedimenti, peraltro, finisce qui. Avanzano le ombre.