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Rimozione del Prime Rate ABI: riflessi economici e giuridici

A partire dall’inizio del ’05 cesserà di essere rilevato il Prime Rate medio ABI.  Con una nota dello scorso 30 dicembre ’03, l’ABI aveva comunicato la fine della rilevazione del Prime Rate a decorrere dall’anno entrante. Per vent’anni l’ABI ha curato la rilevazione, prima mensile poi quindicinale, del livello medio del prime rate del sistema bancario, inteso come tasso nominale contrattuale praticato normalmente alla clientela primaria applicato sui crediti utilizzati in conto corrente.  Il Prime Rate medio di sistema è calcolato come media aritmetica ponderata dei singoli Prime Rate aziendali comunicati da un aggregato di banche che rappresentano una quota prossima al 70% del sistema bancario. Poiché il Prime Rate aziendale è un tasso indicativo e non vincolante, rimanendo la banca libera di praticare tassi più alti o più bassi, non rappresenta un tasso di mercato ma si configura come un tasso amministrato che ha un valore semplicemente segnaletico.  Pur non presentando connotazioni tipiche dei tassi di mercato, il Prime Rate ABI è stato ampiamente utilizzato come tasso di riferimento soprattutto nell’erogazione di finanziamenti. Rispetto all’Euribor e ai tassi di più frequente utilizzo nell’erogazione di finanziamenti, il Prime Rate ABI è venuto nel tempo descrivendo un andamento anomalo che lo ha sensibilmente discostato dagli altri tassi.