sentenza

Tribunale di Livorno del 5 Agosto2014

Conto corrente – Azione ripetizione non presentabile se conto accora acceso e sempre nei limiti dell’affidamento – azione accertamento saldo

L’azione di ripetizione non è accoglibile se il conto risulta ancora aperto ed è sempre stato nei limiti dell’affidamento (non esisterebbero pagamenti, ovvero rimesse solutorie, ripetibili). Solo se l’attore ha esperito anche un’azione di nullità e conseguente accertamento negativo del saldo, il giudice può accogliere tali altre domande senza cadere nell’extrapetizione.

 

Si tratta, a questo punto, di valutare se possa dirsi formulata una domanda, diretta al mero accertamento dell’illegittimità degli addebiti per le ragioni indicate, autonoma rispetto a quella di condanna al pagamento delle relative somme.

La domanda di mero accertamento e quella di condanna sono ben distinte per finalità, mirando l’una a rimuovere una situazione di incertezza circa l’esistenza di un rapporto giuridico ovvero sull’esatta portata dei diritti e degli obblighi da esso scaturenti, e l’altra ad ottenere un ben determinato bene della vita. Non è dunque possibile ritenere che ogni azione di condanna possa essere utilmente convertita in azione di (mero) accertamento.

In definitiva, se è astrattamente possibile formulare distinte domande di condanna e di mero accertamento fondate sul medesimo fatto assunto come illegittimo, sussisterebbe extrapetizione qualora, presentata unicamente una domanda di condanna il giudice, sul presupposto che la relativa statuizione implichi l’accertamento del fatto dedotto come lesivo, si limiti al mero accertamento.

Giudice Luciano Arcudi