sentenza

Tribunale di Napoli del 31 Gennaio2019

Riporta la pronuncia del Tribunale di Napoli:

I documenti di sintesi hanno lo scopo di consentire al cliente di controllare l’andamento del rapporto nella sua interezza, dall’apertura alla chiusura. I rapporti bancari di durata, principalmente quelli regolati in conto corrente, hanno infatti uno sviluppo continuo nel tempo che deve essere costantemente documentato, allo scopo di consentire a ciascuna parte di verificare in ogni momento l’esattezza dei dati contabili. Ne consegue che la banca ha l’obbligo di conservazione di tali documenti dall’apertura del contratto alla sua chiusura. (...) Ritenere che la banca possa essere tenuta alla conservazione dei documenti contabili solo per l’ultimo decennio equivarrebbe a privare il cliente del diritto all’informazione e, conseguentemente, significherebbe far venire meno l’obbligo di trasparenza della banca’.

Conclude la sentenza di Napoli:

In sintesi, mentre il primo comma dell’art. 119 riconosce al cliente il diritto di ricevere in forma scritta, alla scadenza del contratto e comunque almeno una volta all’anno, una comunicazione chiara in merito allo svolgimento dell’intero rapporto, il quarto comma della citata disposizione prevede il diverso diritto del cliente di ottenere copia della documentazione concernente le singole operazioni degli ultimi dieci anni. Si tratta, in definitiva, di due regole ben distinte: la prima consistente nell’obbligo di periodica comunicazione di un prospetto che rappresenti la situazione complessiva del rapporto con il cliente; la seconda che limita agli ultimi dieci anni il diritto ad ottenere la documentazione delle singole operazioni.’ (...) La limitazione ai dieci anni anteriori, così come l’obbligo di pagamento delle spese di copia, costituiscono previsioni specificatamente dettate solo per i documenti relativi alle singole operazioni’.

Giudice Vassallo