sentenza

Tribunale di Palermo (sentenza penale) del 18 Febbraio2015

Estratto dal testo della sentenza:

"Invero se si prendono in disamina solo singoli rapporti è evidente che gli importi potranno apparire “irrilevanti” rispetto ai ricavi di un intermediario come Banca Acca , giungendo alla conclusione di escludere, con un’analisi impropria così condotta, l’esistenza di un intento doloso: “… ma, poiché uno sforamento, proprio per la natura della materia, può derivare da problematiche del sistema informativo aziendale, questo sforamento può tradursi in “n” sforamenti di “n” rapporti il cui impatto finale sul conto economico della banca è quello che va indagato ai fini della valutazione dell'elemento soggettivo.

(...)

ci si confronta, in effetti, con un fenomeno generalizzato e “di sistema” che prelevava da tanti correntisti, in situazioni analoghe a quelle qui direttamente in disamina, tassi usurari per importi che, complessivamente considerati, risultano tutt’altro che modesti e capaci, persino, di incidere sugli utili di esercizio della banca"

Giudice Dott. Vittorio Anania (GIP)